lunedì 15 aprile 2013

PIANTO DEL BAMBINO

Ciao a tutti, oggi voglio rispondere a Veronica.
Veronica è una giovane mamma che è stata lontano dal suo bambino per una decina di giorni a causa di un ricovero ospedaliero. Durante la sua assenza Francesco di 18 mesi è rimasto a casa dei nonni e si è comportato da vero ometto, certo ogni tanto chiedeva della mamma, ma si lasciava poi distrarre e coccolare tranquillamente.Ora che è tornata dall'ospedale, Veronica è un pò preoccupata dell'atteggiamento del suo piccolo che da qualche giorno piange molto spesso e in maniera quasi isterica.

Questo atteggiamento potrebbe essere lo sfogo ( che non ha avuto quando  eri in ospedale) per la tua assenza, gli sei mancata e lui ora te lo sta dimostrando. E' facile per un genitore che vede il suo bambino disperarsi in quel modo, cedere a tutto quello che gli chiede, ma non bisogna farlo perchè si darebbe il via a una serie di richieste su pianto all 'infinito. Certamente i bambini vanno accontentati ma nella giusta misura, loro devono avere delle regole, ma non troppe, non bisogna imporgli tutto ma solo le cose fondamentali, cioè è giusto concedere qualcosa al piccolo pretendente, ma è vietato farlo quando sta facendo i capricci: deve imparare a chiedere e non a pretendere.
Generalmente un bambino piange se ha queste necessità:
-ha sonno
-ha fame o sete
-ha qualche dolore
-ha bisogno di essere cambiato
- ha caldo
-vuole il ciuccio

Una volta che ti sei accertata che il tuo piccolo non ha nessuna delle cause elencate potrebbe essere solo il bisogno di scaricare un po di tensione e in questo caso lo puoi tranquillizzare( solo se tu sei calma, perchè altrimenti i bambini assorbono il nervosismo della loro mamma) parlandogli lentamente, con tono pacato e amorevole usando parole semplici e guardandolo negli occhi.
Altre volte i bambini e questo dipende dal loro carattere, piangono solo per" il bisogno di farlo", senza nessun buon motivo, in questo caso il bambino va lasciato piangere qualche minuto e poi si calmerà da solo.
UN caro saluto a Veronica e a tutte le mamme in ansia.
Silvana

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