venerdì 4 settembre 2015

LE VACANZE SONO FINITE!! BENVENUTI AL NIDO

Ehh già, le vacanze sono finite, i nostri piccoli tornano sui vagoni de Il trenino dei desideri per un'altro fantastico viaggio.
Ha inizio un nuovo anno carico di progetti ed emozioni, siamo pronte ad accogliere la gioia dei bambini che è lo stimolo e la carica che permette a tutte noi di far crescere giorno dopo giorno la qualità del nido nella favola emozionale che coinvolgerà grandi e piccini.
BENTORNATI!! ai nostri veterani e
BENVENUTI!! ai nostri nuovi amici
BUON NIDO A TUTTI!!
Silvana

venerdì 7 agosto 2015

CARI SALUTI

Ehh già.., purtroppo è il momento...
saluti commossi a questo meraviglioso gruppo di bambini,
per i quali è giunto il momento di andare alla scuola materna.
Ci piace ricordarli entrare in asilo nei loro primi giorni di frequenza, con il visetto pieno di curiosità, così piccoli e indifesi, ma poi felici, sereni, contenti di esserci e poi concludere il loro percorso fatto di giochi, di traguardi e di stupore per le nuove esperienze.
Li salutiamo ringraziandoli dei preziosi meravigliosi momenti che ci hanno regalato, augurando loro di non perdere mai quella spontaneità e quella gioia che hanno nel cuore meritando così il meglio che la vita.
E un caro saluto ai loro genitori, nei quali abbiamo trovato tanta umanità e collaborazione.
UN GRANDE SENTITO AFFETTUOSO ABBRACCIO

BUONA VITA!!
Silvana, Chiara, Veruska, Alice, Cristina, Sarah

mercoledì 13 maggio 2015

Togliamo il pannolino !!

Durante il primo anno di vita per il bambino fare pipì e cacca diventano un gesto di riflesso.
Il piccolo non è cosciente di ciò che sta accadendo nel suo corpo e di conseguenza non è in grado di controllarlo del tutto volontariamente.
Verso i due anni, invece, il bimbo inizia a capire il collegamento tra se stesso e i propri bisogni fisiologici, ma non è possibile stabilire un periodo preciso in cui il bambino inizia a percepire lo stimolo e a controllarlo.
Sicuramente mettere il bambino sul vasino troppo precocemente allunga i tempi e può confondere il bambino, certo non è facile capire quando è il momento giusto per iniziarlo all'autonomia, ma a volte la scoperta del proprio corpo inizia quando dopo aver fatto i suoi bisogni, senza rendersene conto dica "cacca e pipì"ecco che il piccolo comincia ad avere la consapevolezza che ciò ha fatto è opera sua e ....forse possiamo cominciare a togliere il pannolino per fare pipì nel vasino.
Per rendere più autonomo il bambino è bene sostituire il body con canottiera e mutandine in modo da rendere più comodamente autonomo il piccolo nei sui nuovi gesti.
Infine è sempre bene che ci sia comunicazione tra nido e famiglia sugli sviluppi dello spatellamento, la coerenza nella comunicazione dei successi o meno riguardo il vasino è fondamentale affinchè le educatrici siano in grado di dare valido sostegno al bambino insegnandogli a comunicare quando urge la necessità di un bagno!!

GRAZIE MAMMA

Grazie mamma
perchè mi hai dato le tue carezze,
il bacio della buona notte,
il tuo sorriso premuroso,
la dolce tua mano che mi dà sicurezza.
Hai asciugato in segreto le mie lacrime,
hai incoraggiato i miei passi,
hai corretto i miei errori,
hai protetto il mio cammino, hai educato il mio spirito
con saggezza e con amore
mi hai introdotto alla vita.
E mentre vegliavi con cura su di me
trovavi il tempo
per i mille lavori di casa.
Tu non hai mai pensato
di chiedere un grazie.
GRAZIE MAMMA

Di Judith Bond

martedì 24 marzo 2015

CARO PAPA'...

In passato la madre aveva il compito di "mettere al mondo"un figlio ed il padre quello di " metterlo nel mondo", guidandolo attraverso la vita tasmettendogli regole e valori sociali.
Il modo di essere padre negli ultimi anni è molto cambiato rispetto a qualche decennio fa, sopratutto in virtù dell' immediato coinvolgimento fin dalle primissime fasi della vita del suo piccolo, ma spesso ha comportato una crisi identitaria nei genitori d'oggi immersi nel" ruolo di genitore unico". Come ben si sa, il bambino ha un vero e proprio bisogno del genitore che sappia proporre limiti e regole, le quali non solo hanno uno scopo educativo, ma anche di sicurezza interiore.
In questo contesto condiviso ma distinto tra i genitori, la madre evocherà una figura amorevole ed accudente, il padre assumerà quella protettiva ed emancipatrice.
Sin dai primi anni di vita, il padre grazie al suo modo di essere presente in famiglia, deve sostenere e determinare la relazione madre-bambino regolando la loro giusta distanza evitando attaccamenti morbosi, ma se parliamo di evoluzione della genitorialità, possiamo dire che la figura paterna è chiamata a riacquistare la sua valenza di mediatore con la società e di emancipatore, da qui la necessità delle figura paterna e materna corresponsabili, mosse dalla stessa intenzione e scopo educativo, complementari tra loro nell'accudire e regolare.

A presto
Silvana