martedì 24 marzo 2015

CARO PAPA'...

In passato la madre aveva il compito di "mettere al mondo"un figlio ed il padre quello di " metterlo nel mondo", guidandolo attraverso la vita tasmettendogli regole e valori sociali.
Il modo di essere padre negli ultimi anni è molto cambiato rispetto a qualche decennio fa, sopratutto in virtù dell' immediato coinvolgimento fin dalle primissime fasi della vita del suo piccolo, ma spesso ha comportato una crisi identitaria nei genitori d'oggi immersi nel" ruolo di genitore unico". Come ben si sa, il bambino ha un vero e proprio bisogno del genitore che sappia proporre limiti e regole, le quali non solo hanno uno scopo educativo, ma anche di sicurezza interiore.
In questo contesto condiviso ma distinto tra i genitori, la madre evocherà una figura amorevole ed accudente, il padre assumerà quella protettiva ed emancipatrice.
Sin dai primi anni di vita, il padre grazie al suo modo di essere presente in famiglia, deve sostenere e determinare la relazione madre-bambino regolando la loro giusta distanza evitando attaccamenti morbosi, ma se parliamo di evoluzione della genitorialità, possiamo dire che la figura paterna è chiamata a riacquistare la sua valenza di mediatore con la società e di emancipatore, da qui la necessità delle figura paterna e materna corresponsabili, mosse dalla stessa intenzione e scopo educativo, complementari tra loro nell'accudire e regolare.

A presto
Silvana